Liber Paradisus
I servi liberati 750 anni fa
Nel 1257, in un contesto storico in cui il ceto popolare, in altre parole la Pars Populi, raccolta in Corporazioni, ha acquisito tanto potere da entrare a far parte del governo cittadino, il Comune di Bologna acquista dai nobili, ovvero Magnati, tutti i Servi presenti sul suo territorio per poi rendere loro la libertà. Tale gesto rappresenta una pietra miliare per la storia di Bologna e per la storia del diritto, in quanto il Comune si arroga un potere che fino allora era attribuito solo all’Imperatore, potere che tra l’altro era già stato messo in discussione dalla cattura e prigionia di Re Enzo, figlio di Federico II, mai restituito nonostante le minacce e le offerte di privilegi o riscatti.
Per fare ciò il Comune si appella a principi di uguaglianza avvalendosi d’incontestabili similitudini religiose per l’epoca, paragonandosi addirittura a nostro Signore che, con il suo sacrificio, liberò la stirpe umana dalla schiavitù del peccato originale di Adamo ed Eva (da qui Liber Paradisus). Oltretutto pagando la stessa somma per liberare uomini e donne attribuisce loro pari importanza precorrendo lo spirito di uguaglianza tra i sessi.
Ogni medaglia però ha due facce, ed infatti, il Comune sottraendo i servi dal loro stato di servitù, li colloca in quello di soggetti contribuenti per il fisco bolognese. Inoltre per i soggetti più anziani l’improvvisa libertà non produce altro che sgomento, tanto che molti rinunciano ad andarsene per non lasciare il misero alloggio e sostentamento che li manteneva. Ma sicuramente per i più giovani il provvedimento del Liber Paradisus rappresenta la grande opportunità di poter finalmente gestire la propria vita con le proprie mani e fornisce loro le ali per spiccare il volo verso la libertà.
Intermezzi Musicali
Libri Matricularum: Le Antiche Corporazioni
Viene spiegato il significato di riunirsi in Corporazione e i rappresentanti delle varie Societates si presentano: Cambiatori, Cordovanieri, Calzolai de Vacha, Calegari, Conciatori, Merciai, Fabbri Coltellinai, Fabbri Ferratori, Sarti, Drappieri, Falegnami, Muratori, Linaioli, Salaroli, Pescatori, Cartolai, Formaggiari e Lardaroli
Tempo Vene Che Sale A Chi Discende
Sonetto scritto da Re Enzo che tratta il tema della Fortuna e del Tempo dominatore delle vicende umane.
Liber Paradisus
Perchè tale Memoriale fu chiamato così?
Scava La Terra, Spacca La Pietra
Popolani e operai al lavoro, durante la costruzione di nuove migliorie edili in città
Imelda E Bonifacio
Balletto rappresentante una tragica storia d’amore, a causa delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, sulle parole tratte da Cherubino Ghirardacci (Historia di Bologna vol. I)
Amor Mi Fa Sovente
Sonetto scritto da Re Enzo, attribuibile all’anno 1249, primo anno della sua lunga prigionia bolognese
A L’ Eentrada Del Temps Clar (anonimo XIII sec.)
Il popolo esulta per la libertà conquistata: “Al venire della primavera, vattene via gelo! Lasciaci ballare fra noi!”
SC
S
Per fare ciò il Comune si appella a principi di uguaglianza avvalendosi d’incontestabili similitudini religiose per l’epoca, paragonandosi addirittura a nostro Signore che, con il suo sacrificio, liberò la stirpe umana dalla schiavitù del peccato originale di Adamo ed Eva (da qui Liber Paradisus). Oltretutto pagando la stessa somma per liberare uomini e donne attribuisce loro pari importanza precorrendo lo spirito di uguaglianza tra i sessi.
Ogni medaglia però ha due facce, ed infatti, il Comune sottraendo i servi dal loro stato di servitù, li colloca in quello di soggetti contribuenti per il fisco bolognese. Inoltre per i soggetti più anziani l’improvvisa libertà non produce altro che sgomento, tanto che molti rinunciano ad andarsene per non lasciare il misero alloggio e sostentamento che li manteneva. Ma sicuramente per i più giovani il provvedimento del Liber Paradisus rappresenta la grande opportunità di poter finalmente gestire la propria vita con le proprie mani e fornisce loro le ali per spiccare il volo verso la libertà.
Viene spiegato il significato di riunirsi in Corporazione e i rappresentanti delle varie Societates si presentano: Cambiatori, Cordovanieri, Calzolai de Vacha, Calegari, Conciatori, Merciai, Fabbri Coltellinai, Fabbri Ferratori, Sarti, Drappieri, Falegnami, Muratori, Linaioli, Salaroli, Pescatori, Cartolai, Formaggiari e Lardaroli
Sonetto scritto da Re Enzo che tratta il tema della Fortuna e del Tempo dominatore delle vicende umane.
Perchè tale Memoriale fu chiamato così?
Popolani e operai al lavoro, durante la costruzione di nuove migliorie edili in città
Balletto rappresentante una tragica storia d’amore, a causa delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, sulle parole tratte da Cherubino Ghirardacci (Historia di Bologna vol. I)
Sonetto scritto da Re Enzo, attribuibile all’anno 1249, primo anno della sua lunga prigionia bolognese
CAST
Podestà Bonaccorso da Soresina Carlotta Grillini
Re Enzo Bruno Rovena
Cantante Solista Tiziano Alberghini
Notaio Corradino Sclariti Mauro Marzoli
Traduttrice Angela Rubino
Pars Populi Lino Toscano, Salvatore Nicotra
Magnati Mauro Marzoli
Servi Emanuela Iovine, Andrea Fiorentini, Lia Buratto, Matteo Fini
Popolani e Corporazioni Dunia Russi, Tiziana Saba, Stefania Granelli, Rosatea Sacco, Monica Negri, Cristiana Spampinato, Lucia Battaglia, Antonella Rossi, Salvatore Nicotra, Lino Toscano, Alfonso Iovine, Mauro Marzoli, Giuseppe Muratore, Rino Tolomelli, Mario Sermenghi
I bambini Alessia Bortolotti, Francesca Corsi, Annalisa Taffettani, Letizia e Desideria Cucchiara, Francesca e Marilena Rugiero, Shashikala Montanari, Damiano Ferretti, Marco Servadei, Riccardo e Simone Marzolla, Flavio e Claudio Bossalini,
Con la partecipazione straordinaria di Rino Tolomelli e della piccola Ginevra Vardaro Ballerini Lia Buratto, Matteo Fini
Testo Letterario Rolando Dondarini
Testi delle canzoni , Musiche e Arrangiamenti Cristiana Spampinato
Tecnico Luci e Suono Lorenzo Bossalini, Lino Toscano, Maurizio Ferretti
Assistenti di scena e coordinatrici bimbi Monica Negri, Emanuela Iovine, Stefania Granelli
Regia Cristiana Spampinato
LOCANDINE SPETTACOLI