Forza venite gente

Nella piazza principale di Assisi sta per accadere qualcosa di inusuale, la gente si raduna esaltata. Tra la folla si riconoscono la Cenciosa, che si fa passare per la matta del paese, ma che forse tanto matta non è, e Pietro di Bernardone, piuttosto contrariato, che ci racconta le malefatte del suo figliolo scapestrato ed irriconoscente!

 

Forza venite gente: Giovanni, detto il FRANCESCO per via delle orgini francesi della madre, figlio di Pietro Bernardone e Madonna Pica, ha ricevuto la chiamata da Dio. Quindi, per indossare il saio, con un gesto clamoroso si spoglia in piazza dei suoi abiti borghesi e li restituisce al padre.

" Ora sono un uomo perchè libero sarò,

ora sono ricco perchè niente più vorrò"

 Sorella Provvidenza: Come può un uomo sopravvivere se non possiede più niente? Ce lo spiega la Provvidenza, compagna di viaggio di Francesco e dei suoi amici frati.

" un grappolo d'uva e una fonte chiara non mancherà.."

 Stanotte ragazzi: Gli amici di Francesco sono rattristati dalla scelta fatta dal loro compagno, che era la colonna portante nella loro comitiva di amici

" è vuota la città, è morta l'allegria"


I miei capelli: Chiara, seguendo l'esempio di Francesco, decide di indossare l'abito da monaca e quindi di tagliare i capelli, emblema della bellezza femminile, come segno di penitenza.

" pensieri puri tra i bianchi muri,

di veste bianca mi vestirò..."

 Ventiquattro piedi siamo: È giunto il momento di ottenere un riconoscimento ufficiale: Francesco ed i suoi compagni vanno a Roma dal Papa per ottenere la sua benedizione e l'approvazione della loro Regola.

"Andiamo, andiamo,

da Messer lo Papa andiamo."

 

E volare volare: La "predica agli uccelli" è uno degli aneddoti più significativi che hanno segnato la vita del Santo Frate.

"Attraversate monti e valli

e dite al mondo quello che dirò"


Posso dire Amore a tutti: Si dice che Chiara, prima di scegliere la vita monastica, fosse innamorata di Francesco. Quindi lei gli espone il suo tormento: "non posso più dire amore mio a te...". Il Frate, con molta dolcezza, le fa capire che non può accettare quel tipo di amore: "se ti avessi sarei ricco più di un re" mentre lui, invece, ha scelto di vivere nella povertà.

 Il Lupo: Un altro episodio sulla vita di Francesco narra di come sia riuscito ad addomesticare un ferocissimo lupo che terrorizzava i dintorni di Gubbio.

"Ed eccolo qua, l'agnellino di Dio!"


Venite cavalieri, Tu Francesco in Terra Santa: Nel 1219 viene organizzata la quinta crociata. Francesco vi prende parte con l'intenzione di predicare la Buona Novella ai Saraceni. La storia ci dice che riuscì ad impressionare il Gran Sultano Mâlik al-Kâmil

" Senza spada né corazza:

ma che crociato sei?"

 La Luna: Francesco ed il Sultano, accomunati dal desiderio di Pace, si rivolgono entrambi alla Luna, intesa come riflesso della presenza di ogni Dio, invocando la pace sull'umanità.

"presenza muta di ogni Dio,

del suo, del mio, del Dio che sa..."

 È Natale: La storia ci racconta che Francesco fu colui che inventò e realizzò, a Greccio, il primo presepe vivente. Era il 24 dicembre del 1223

"è Natale anche qui..."

 La Povertà: La Povertà, un'altra compagna di viaggio di Francesco e dei suoi amici frati, si presenta e parla di sé.

"Pane e cielo io mangio con te

ma il mio cuore leggero non è"

 Semplicità, sorella mia: La semplicità è un'altra componente essenziale della vita di Francesco, di Chiara e dei loro amici. Neppure il Diavolo riesce a far loro cambiare idea ed a farli cedere alle tentazioni della vita.

"noi siamo felici di niente"

 Povero vecchio Diavolo: Il Diavolo non si dà pace del fatto che non riesce ad indurre Francesco in tentazione. La disperazione è tale da spingere il Diavolo a pregarlo di farsi tentare!

"dovrei saper pregare per pregarti di aver pietà..."

 Sorella Morte: Come dice la Cenciosa "belli o brutti, prima o poi si muore tutti". Ed anche per Francesco è giunta l'ora della morte ma nonostante questo, accoglie la morte con il sorriso e non come una cosa negativa. Era il 13 ottobre del 1226

"Sorella Morte, che spalanchi l'eternità..."

 E Piansero i Lupi Nel Bosco: La tristezza è scesa su Assisi e dintorni a causa della morte di Francesco. Anche il Diavolo è triste ed inveisce contro la Morte per avergli rubato un'anima prelibata.

"Giovanni, chiamato Francesco, non c'era più..."

 Laudato Sii: Il Cantico delle Creature, una delle preghiere più belle che il Santo Frate abbia scritto, e che, più che mai, dovremmo tenere a mente ai giorni nostri.

"per sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa"

Alla fine, Pietro di Bernardone, dopo aver raccontato tutte queste vicissitudini, capisce che non è Francesco a dovergli chiedere scusa ma, semmai il contrario e i due si ritrovano in un festoso abbraccio.


San Francesco Damiano Ferretti
Santa Chiara Annalisa Taffettani
Il Sultano Gionata Rugiero
La Povertà Noemi Albanelli
La Provvidenza Maria Cecilia Rinaldi
Il Diavolo Flavio Bossalini
Il Lupo Matteo Fabbri
La Cenciosa Carlotta Grillini
Pietro Bernardone Gianluca Roncato 

Aurora Albanelli, Chiara e Cecilia Baroncini, Alessia Bortolotti, Claudio Bossalini, Francesco e Giosuè Cavazzi, Matteo Costa, Francesca e Mariangela Iannuzzi, Chiara Laffi, Riccardo Marzolla, Shashi e Geetha Montanari, Maria Virginia Rinaldi, Beatrice Rizzoli, Lorenzo Ruffano, Marco Servadei, Elisa Strada, Matilda Toschi, Elena Trasforini

Assistenti di scena Antonella De Simone, Barbara Tonioni, Maria Eleonora Rinaldi, Stefania Granelli
Tecnico luci Maurizio Ferretti
Tecnico audio Lorenzo Bossalini
Regia Cristiana Spampinato

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