Ginevra e Gentile,
due nomi ... un solo intento: essere donna nel rinascimento
Halloween
Durante una festa di Halloween, una bimba si spaventa nel vedere un’amichetta vestita da strega. Con l’intento di rassicurarla, gli altri bambini commentano che le streghe non esistono. Ma l’arguta animatrice della festa, spiega che le cose non stanno proprio così e racconta loro una storia vera .........
A lieta vita
Siamo nell’agosto del 1488 ed il pittore Lorenzo Costa sta terminando il ritratto della potentissima famiglia bolognese dei Bentivoglio. Tale affresco, ancora oggi visibile nella chiesa di S.Giacomo, è stato voluto come ex-voto alla Madonna per lo scampato pericolo dalla congiura ordita dalla famiglia rivale: i Malvezzi. Per noi rappresenta un’ottima occasione per conoscere l’intera famiglia straordinariamente qui riunita.
Giovanni sposa Ginevra
La nostra storia comincia però molti anni prima, nel 1464, quando Ginevra Sforza sposa a Bologna, in seconde nozze, Giovanni II° Bentivoglio. L’unione di due famiglie potenti non può che preludere a ricchezza e potere, e di questo i due sposi sono ben consci. Nonostante nasca come alleanza politica, il loro matrimonio sarà pervaso da affetto sincero e la perspicace Ginevra diventerà la più preziosa consigliera di Giovanni nelle faccende politiche
Il senso dell’immensità
Bologna è sempre stata famosa per la sua Università, e tra i professori che allora vantava, vi era un tal Scipione Manfredi che insegnava Astrologia. Tra i suoi allievi c’è, cosa rara per l’epoca, anche una donna: Gentile Budrioli, sposata al notaio Cimieri. Gentile è assetata di conoscenza, e le parole di Scipione la spronano ad approfondire gli studi
Perché sei donna!
Nel rinascimento essere donna non doveva essere facile, ma essere donna e voler studiare era un vero tormento. Il marito di Gentile, anche se notaio, non vede per nulla di buon occhio che la moglie voglia dedicarsi agli studi, magari trascurando la casa o peggio superandolo in cultura.
Tra le mani hai tutto il mondo
In preda allo sconforto, per le parole del marito, Gentile corre nel convento dell’amico e compagno di studi Frate Silvestro e lo trova intento a elaborare alcuni preparati erboristici. I Francescani sono da sempre custodi dell’arte di sanare i malanni del corpo con le erbe officinali, e il buon frate volentieri trasmette il suo sapere a Gentile.
Dolce marito
Gentile ora conosce i segreti delle stelle e della terra. Cerca quindi di convincere il marito a lasciarla proseguire negli studi perché vuole mettere a disposizione degli altri queste sue qualità. Il notaio continua a negarle la sua approvazione, ma ben presto si diffonde ugualmente la voce che Gentile ha facoltà di guarire i mali dell’anima e del corpo.
Madonna Ginevra
Ginevra costituisce un’altro esempio di donna che non vuole essere mera spettatrice della sua epoca. Con la sua intelligenza riesce sempre a dare il consiglio giusto al marito nelle intricate questioni politiche bolognesi, inoltre promuove con fervore lo sviluppo della cultura e delle arti. Di lei si dice che sia molto religiosa ma anche affascinata dall’esoterismo e dalla superstizione. Non appena la fama di Gentile giunge a lei, Ginevra vuole conoscerla, e le due donne diventano amiche
Le streghe vere
I successi di Gentile ed in ultimo le sue conoscenze altolocate, alimentano la voce che lei abbia fatto un patto con il diavolo, in altre parole che sia una strega. Gentile sa ovviamente di non essere una strega, ed è molto preoccupata da queste dicerie al punto che una notte, addormentandosi sui libri, sogna che cinque streghe vere le facciano visita per deriderla
Il sabba
Il sogno, o meglio l’incubo, prosegue con la visone terrifica di un sabba. Ma il sabba, che dovrebbe culminare con l’apparizione di Satana, si conclude con un nulla di fatto in quanto è presente Gentile che appunto strega non è. Le cinque streghe non nascondono il loro disappunto e con il giungere dell’alba si preparano ad andarsene
Le streghe vere (reprise)
Gentile implora le cinque streghe di rivelare i loro nomi prima di andarsene. Così PREGIUDIZIO, MENZOGNA, IGNORANZA, MALDICENZA ed INVIDIA si presentano e si dileguano. Gentile si risveglia dal sogno, con una nuova consapevolezza: le vere streghe, che alimentano il male nel mondo, sono il pregiudizio, la menzogna, l’ignoranza, la maldicenza e l’invidia che sono dentro di noi.
La congiura Malvezzi
Anche il successo dei Bentivoglio infastidisce qualcuno. Così nel 1488 la famiglia dei Malvezzi ordisce una congiura per riconquistare l’egemonia su Bologna. Per tale intento cerca l’appoggio anche di Lorenzo il Magnifico, che, proprio in questa occasione, pronuncia la celebre frase ancora oggi cara ai bolognesi: “cento misure ed un solo taglio”. Ovvero, conoscendo la potenza dei Bentivoglio, bisogna pensarci molto bene prima di colpire (cento misure) e riuscire nello scopo al primo tentativo (un solo taglio). Le parole del Magnifico sono malauguratamente profetiche, infatti, Giovanni scopre la congiura e fa strage dei Malvezzi nemici.
Malcontento del popolo
Dopo la congiura Malvezzi, il clima a Bologna si fa molto teso, Giovanni perde molta della sua popolarità anche per via del fatto che si dice che a consigliarlo e a guidarlo siano le due donne (Ginevra e Gentile).
Il sospetto
Giovanni avverte questo malcontento, inoltre, a complicare ulteriormente le cose, il Papa aspira al totale controllo sulla città. Così per accontentare il popolo ed ingraziarsi il Pontefice, toglie la protezione dei Bentivoglio a Gentile, difatti consegnandola alla Santa Inquisizione.
La Santa Inquisizione
Chiunque cada nelle mani della Santa Inquisizione non ha scampo. Se confessi sei strega, se non confessi sei sottoposta a terribili torture per cui confesseresti tutto ed il contrario di tutto. E se resisti anche alle torture, a maggior ragione sei strega, in quanto è Satana che ti fa sopportare tale strazio. Gentile improvvisamente è risucchiata da questo nefasto vortice, inoltre per paura o per isteria collettiva, anche le persone che fino al giorno prima le erano grate per i suoi servigi, ora la accusano.
La mia sera
Gentile, sola nella sua cella, sa che l’aspetta il rogo. Ma dopo tanta sofferenza la morte le appare come una liberazione. Solo allora non sarà più la strega, ma solo una donna che finalmente conoscerà i misteri dell’universo. Gentile Budrioli, moglie del notaio Alessandro Cimieri, viene arsa viva sul rogo in piazza Maggiore sabato 14 luglio 1498 e le sue ceneri disperse nel vento.
Il presagio del declino
Mentre la presunta strega sale sul rogo, Giovanni conscio di aver barattato Gentile con la “ragion di stato”, è colto dal rimorso e presagisce l’imminente declino della famiglia Bentivoglio.
La tua sera
Si dice che durante il rogo, Ginevra piangesse affranta nel Torresotto di Portanova, casa della cara amica.
Le dame bianche
Con la restaurazione del potere pontificio su Bologna, la famiglia Bentivoglio viene esiliata, e Ginevra perdipiù viene scomunicata in quanto non si è allontanata sufficientemente dalla città. Ginevra Sforza, moglie di Giovanni II Bentivoglio, muore il 16 maggio 1507, e il suo corpo viene sepolto in una fossa comune in un campo d’ortiche vicino Busseto.
Tarantella della verità
Torniamo alla nostra festa di Halloween, ora finalmente abbiamo capito quali sono le vere streghe che affliggono il mondo. Se vogliamo sconfiggere il male dobbiamo sconfiggere il pregiudizio, la menzogna, l’ignoranza, la maldicenza e l’invidia che sono dentro di noi. Solo allora trionferà la verità.
Durante una festa di Halloween, una bimba si spaventa nel vedere un’amichetta vestita da strega. Con l’intento di rassicurarla, gli altri bambini commentano che le streghe non esistono. Ma l’arguta animatrice della festa, spiega che le cose non stanno proprio così e racconta loro una storia vera .........
A lieta vita
Siamo nell’agosto del 1488 ed il pittore Lorenzo Costa sta terminando il ritratto della potentissima famiglia bolognese dei Bentivoglio. Tale affresco, ancora oggi visibile nella chiesa di S.Giacomo, è stato voluto come ex-voto alla Madonna per lo scampato pericolo dalla congiura ordita dalla famiglia rivale: i Malvezzi. Per noi rappresenta un’ottima occasione per conoscere l’intera famiglia straordinariamente qui riunita.
Giovanni sposa Ginevra
La nostra storia comincia però molti anni prima, nel 1464, quando Ginevra Sforza sposa a Bologna, in seconde nozze, Giovanni II° Bentivoglio. L’unione di due famiglie potenti non può che preludere a ricchezza e potere, e di questo i due sposi sono ben consci. Nonostante nasca come alleanza politica, il loro matrimonio sarà pervaso da affetto sincero e la perspicace Ginevra diventerà la più preziosa consigliera di Giovanni nelle faccende politiche
Il senso dell’immensità
Bologna è sempre stata famosa per la sua Università, e tra i professori che allora vantava, vi era un tal Scipione Manfredi che insegnava Astrologia. Tra i suoi allievi c’è, cosa rara per l’epoca, anche una donna: Gentile Budrioli, sposata al notaio Cimieri. Gentile è assetata di conoscenza, e le parole di Scipione la spronano ad approfondire gli studi
Perché sei donna!
Nel rinascimento essere donna non doveva essere facile, ma essere donna e voler studiare era un vero tormento. Il marito di Gentile, anche se notaio, non vede per nulla di buon occhio che la moglie voglia dedicarsi agli studi, magari trascurando la casa o peggio superandolo in cultura.
Tra le mani hai tutto il mondo
In preda allo sconforto, per le parole del marito, Gentile corre nel convento dell’amico e compagno di studi Frate Silvestro e lo trova intento a elaborare alcuni preparati erboristici. I Francescani sono da sempre custodi dell’arte di sanare i malanni del corpo con le erbe officinali, e il buon frate volentieri trasmette il suo sapere a Gentile.
Dolce marito
Gentile ora conosce i segreti delle stelle e della terra. Cerca quindi di convincere il marito a lasciarla proseguire negli studi perché vuole mettere a disposizione degli altri queste sue qualità. Il notaio continua a negarle la sua approvazione, ma ben presto si diffonde ugualmente la voce che Gentile ha facoltà di guarire i mali dell’anima e del corpo.
Madonna Ginevra
Ginevra costituisce un’altro esempio di donna che non vuole essere mera spettatrice della sua epoca. Con la sua intelligenza riesce sempre a dare il consiglio giusto al marito nelle intricate questioni politiche bolognesi, inoltre promuove con fervore lo sviluppo della cultura e delle arti. Di lei si dice che sia molto religiosa ma anche affascinata dall’esoterismo e dalla superstizione. Non appena la fama di Gentile giunge a lei, Ginevra vuole conoscerla, e le due donne diventano amiche
Le streghe vere
I successi di Gentile ed in ultimo le sue conoscenze altolocate, alimentano la voce che lei abbia fatto un patto con il diavolo, in altre parole che sia una strega. Gentile sa ovviamente di non essere una strega, ed è molto preoccupata da queste dicerie al punto che una notte, addormentandosi sui libri, sogna che cinque streghe vere le facciano visita per deriderla
Il sabba
Il sogno, o meglio l’incubo, prosegue con la visone terrifica di un sabba. Ma il sabba, che dovrebbe culminare con l’apparizione di Satana, si conclude con un nulla di fatto in quanto è presente Gentile che appunto strega non è. Le cinque streghe non nascondono il loro disappunto e con il giungere dell’alba si preparano ad andarsene
Le streghe vere (reprise)
Gentile implora le cinque streghe di rivelare i loro nomi prima di andarsene. Così PREGIUDIZIO, MENZOGNA, IGNORANZA, MALDICENZA ed INVIDIA si presentano e si dileguano. Gentile si risveglia dal sogno, con una nuova consapevolezza: le vere streghe, che alimentano il male nel mondo, sono il pregiudizio, la menzogna, l’ignoranza, la maldicenza e l’invidia che sono dentro di noi.
La congiura Malvezzi
Anche il successo dei Bentivoglio infastidisce qualcuno. Così nel 1488 la famiglia dei Malvezzi ordisce una congiura per riconquistare l’egemonia su Bologna. Per tale intento cerca l’appoggio anche di Lorenzo il Magnifico, che, proprio in questa occasione, pronuncia la celebre frase ancora oggi cara ai bolognesi: “cento misure ed un solo taglio”. Ovvero, conoscendo la potenza dei Bentivoglio, bisogna pensarci molto bene prima di colpire (cento misure) e riuscire nello scopo al primo tentativo (un solo taglio). Le parole del Magnifico sono malauguratamente profetiche, infatti, Giovanni scopre la congiura e fa strage dei Malvezzi nemici.
Malcontento del popolo
Dopo la congiura Malvezzi, il clima a Bologna si fa molto teso, Giovanni perde molta della sua popolarità anche per via del fatto che si dice che a consigliarlo e a guidarlo siano le due donne (Ginevra e Gentile).
Il sospetto
Giovanni avverte questo malcontento, inoltre, a complicare ulteriormente le cose, il Papa aspira al totale controllo sulla città. Così per accontentare il popolo ed ingraziarsi il Pontefice, toglie la protezione dei Bentivoglio a Gentile, difatti consegnandola alla Santa Inquisizione.
La Santa Inquisizione
Chiunque cada nelle mani della Santa Inquisizione non ha scampo. Se confessi sei strega, se non confessi sei sottoposta a terribili torture per cui confesseresti tutto ed il contrario di tutto. E se resisti anche alle torture, a maggior ragione sei strega, in quanto è Satana che ti fa sopportare tale strazio. Gentile improvvisamente è risucchiata da questo nefasto vortice, inoltre per paura o per isteria collettiva, anche le persone che fino al giorno prima le erano grate per i suoi servigi, ora la accusano.
La mia sera
Gentile, sola nella sua cella, sa che l’aspetta il rogo. Ma dopo tanta sofferenza la morte le appare come una liberazione. Solo allora non sarà più la strega, ma solo una donna che finalmente conoscerà i misteri dell’universo. Gentile Budrioli, moglie del notaio Alessandro Cimieri, viene arsa viva sul rogo in piazza Maggiore sabato 14 luglio 1498 e le sue ceneri disperse nel vento.
Il presagio del declino
Mentre la presunta strega sale sul rogo, Giovanni conscio di aver barattato Gentile con la “ragion di stato”, è colto dal rimorso e presagisce l’imminente declino della famiglia Bentivoglio.
La tua sera
Si dice che durante il rogo, Ginevra piangesse affranta nel Torresotto di Portanova, casa della cara amica.
Le dame bianche
Con la restaurazione del potere pontificio su Bologna, la famiglia Bentivoglio viene esiliata, e Ginevra perdipiù viene scomunicata in quanto non si è allontanata sufficientemente dalla città. Ginevra Sforza, moglie di Giovanni II Bentivoglio, muore il 16 maggio 1507, e il suo corpo viene sepolto in una fossa comune in un campo d’ortiche vicino Busseto.
Tarantella della verità
Torniamo alla nostra festa di Halloween, ora finalmente abbiamo capito quali sono le vere streghe che affliggono il mondo. Se vogliamo sconfiggere il male dobbiamo sconfiggere il pregiudizio, la menzogna, l’ignoranza, la maldicenza e l’invidia che sono dentro di noi. Solo allora trionferà la verità.
CAST
Gentile Budrioli Cristiana Spampinato
Ginevra Sforza Rosanna Di Filippo
Giovanni II° Bentivoglio Tiziano Alberghini
Lorenzo Costa Carlotta Grillini
Notaio Cimieri Mario Volta
Scipione professore di astrologia Paolo Tabaroni
Frate Silvestro Lorenzo Bacchelli
Le streghe vere Le dame bianche Stefania Selleri Monica Marcotulli Beatrice Andalò Isabelle Jung Cristina Franquaracia
La famiglia Bentivoglio Davide Tassoni Serena Manzo Lorenzo Bacchelli Cristina Franquaracia Angela Rubino Maria Morini Salvatore Nicotra, Barbara Tonioni Francesco Cerutti Tiziana Aliberti Matilda Toschi Laura Spada
Le Comari Tiziana Saba Tiziana Aliberti, Beatrice Andalò Barbara Tonioni Stefania Selleri Cristina Franquaracia
Il Popolo e i Nobili: Simone Marangoni Filippa Vitale Giorgio Liberatore Dante Tozzi Alessandro Antolini e tutti gli altri
Gli inquisitori Tiziano Alberghini Mario Volta Luca Spampinato
I bambini di Halloween Alice Rafolini Noemi Albanelli Riccardo Tassoni Damiano Ferretti Alessia Bortolotti Andrea Liberatore Bryan Volta Giulia Marangoni
Tecnici Luci e Suono Roberto Bortolotti Nicola Fasano
Testi, Musiche e Arrangiamenti Cristiana Spampinato
Regia Maurizio Ferretti
LOCANDINE EVENTI